Oltre il trauma e il dolore

La diagnosi e il trattamento convenzionale del tumore al seno rappresentano una frattura traumatica nel fluire dell’esistenza: una linea netta tra un “prima” e un “dopo”; un “dopo” caratterizzato da sofferenza, fatica, ripercussioni su tutto il modo di “essere nel mondo”, tanto da sconvolgere la donna nella sua interezza.

Le ferite, infatti, toccano tutta l’esistenza: non solo il corpo e la femminilità, ma anche la vita emotiva, relazionale, progettuale.

Per questo il processo di guarigione ha bisogno di un approccio globale alla persona, perchè un trauma che colpisce il corpo ma che ha ripercussioni sulla donna intera, richiede un trattamento che includa il corpo e che agisca anche sugli altri piani.

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In linea con questo pensiero la riabilitazione che attua la Biodanza include tutte le dimensioni del soggetto: corporea, psichica, sociale. Si tratta, quindi, di una riabilitazione esistenziale capace di agire sulla parte sana di ogni donna, rinforzando il senso di connessione alla vita e il potenziale di vitalità presente in ciascuna, lavorando sulla qualifica della persona, sulla possibilità di riconoscersi e accettarsi, sul rinforzo dell’autostima e sulla capacità di vincolo affettivo.

Per approfondire

Esperienze a Brescia e a Bergamo

Sul sito della Associazione Biodanza Brescia è possibile trovare articoli, esprienze e materiale informativo.

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Di Isabella Casadio