La Comunità di Gottolengo (BS) avvia per il secondo anno un laboratorio di Biodanza. Anche quest’anno, dopo la intensa e partecipata esperienza del 2013, la comunità di Gottolengo apre le porte alla Biodanza che si arricchirà, a seguire, di uno specifico laboratorio espressivo-corporeo di narrazione e performance teatrale: protagoniste sempre le ospiti della comunità che, a Maggio 2014, andranno in scena con la loro “opera”.

Biodanza

La Biodanza è una disciplina innovativa che combinando la musica, il movimento spontaneo ed esercizi di incontro in gruppo è in grado di stimolare nell’utente potenzialità inespresse comunque presenti in ciascun individuo.
La Biodanza propone una serie di esercizi, chiamate vivencie, di tipo individuali, in coppia, in piccoli gruppi e che coinvolgono tutto il gruppo. La maggior parte delle vivencie si eseguono con la musica ma sono previsti momenti esperienziali in cui ci si esprime anche attraverso sonorità ed altri attraverso il silenzio. Benefici indotti dalla pratica si possono avere sia sul fronte della compensazione dello stress che su quello della stimolazione delle funzioni neurovegetative (azione/riposo) a vantaggio di un senso di benessere generale. La Biodanza (non praticabile individualmente) sviluppa, nella dimensione corale, un’azione di “integrazione affettiva” tale da far diventare il gruppo un “contenitore protettivo” quindi un ambiente in cui diminuisce sensibilmente l’attitudine al giudizio (su sé stessi e sugli altri) ed in cui cresce cresce una predisposizione all’autenticità del movimento e della comunicazione.

“Lo sviluppo delle potenzialità inespresse ma comunque presenti in ogni individuo, in un contesto di gruppo affettivamente integrato stimola il coraggio e la gioia di vivere. In una cultura che predilige le funzioni razionali e analitiche a scapito di quelle creative ed intuitive la pratica della Biodanza può avere un effetto riequilibrante tra queste due funzioni perché è capace di stimolare in chi la pratica, in feedback con l’ambiente circostante, sia l’ascolto che l’espressione delle emozioni facilitando in questo modo l’integrazione armonica tra il sentire, il pensare e l’agire”

Teatro

Il Teatro come strumento per osservare, per osservarsi, per riflettere attraverso il corpo. Un lavoro individuale e di gruppo per sviluppare le capacità espressive e la consapevolezza del proprio corpo, creare immaginari poetici e renderli visibili, con un piede ben piantato a terra e l’altro sospeso, tra reale e immaginazione. Il Teatro rappresenta una forma di espressione dalle implicite caratteristiche terapeutiche e liberatorie. Prendere parte ad un percorso teatrale significa sperimentare la capacità di ascolto, di fiducia, di collaborazione, di creazione del singolo e del gruppo, oltre che l’opportunità di riflettere su sé stessi. L’intento è quello di riattivare le risorse presenti, di contrastare l’isolamento, di rivalutare i patrimoni individuali, di inserirsi nell’esperienza quotidiana dei partecipanti al laboratorio raccogliendone le diverse rappresentazioni del mondo e il bisogno di socialità.

“Basta una persona che cammini in un luogo dedicato e un’altra persona che la guardi per vivere un’azione teatrale”.

Biodanza & Teatro: una sinergia per valorizzare i potenziali positivi del partecipante.

La proposta di questo progetto esperienziale e cooperativo tra biodanza e il teatro, nasce dalla convinzione (*) che il lavoro sulla dimensione corporea, con un specifico focus sulla interiorità e delicatezza, che la Biodanza stimola nel singolo e nel gruppo, si possa ben coniugare con la dimensione del Teatro che per sua natura tende espressamente verso l’altro e verso il momento di condivisione con un pubblico. La ripetizione che è tipica del lavoro teatrale va così ad integrarsi con il qui ed ora della biodanza, aprendo la via verso la creazione di un prodotto definito che ha preso le mosse dall’istinto e dall’emozione sperimentata dai partecipanti durante il percorso.

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Esiste un desiderio sempre maggiore di vivere l’esperienza teatrale che uguaglia quella più diffusa di partecipazione solo come spettatori e Biodanza & Teatro vuole offrire alla comunità l’opportunità di far vivere alla propria utenza questa esperienza.

Partendo dalla espressione corporea degli esercizi di Biodanza integrando quella ludica, socializzante e comunicativa del laboratorio teatrale si vuole costruire un processo narrativo di Sé, prima stimolato nella pratica della Biodanza e poi canalizzato nella messa in scena della performance teatrale. Il laboratorio di Biodanza & Teatro ha l’obbiettivo di far incontrare i partecipanti riscattando il senso dei riti sociativi, creare dei vincoli affettivi e dare vita ad una memoria di comunità attraverso i processi di narrazione che verranno proposti durante il percorso.
L’adozione di queste metodologie è già stata sperimentata in varie realtà che si occupano di emarginazione e di reinserimento nelle dipendenze e prevenzione ai comportamenti auto ed etero distruttivi con risultati lusinghieri. Gli obiettivi di questo laboratorio possono essere tanti; con la comunità, in fase di avvio, si potranno focalizzare, tra questi, quelli percepiti come maggiormente prioritari.

  • Sperimentare nuovi linguaggi espressivi, affettivi e sociali in un percorso a mediazione corporea finalizzato sia a rafforzare l’identità individuale che quella del gruppo di appartenenza (la comunità).
  • Favorire un percorso di benessere in un’ottica multidisciplinare attraverso una sinergia di elementi a mediazione corporea
  • Favorire l’integrazione del gruppo utenti e staff attraverso una modalità non verbale e di creatività individuale e collegiale
  • Supportare il lavoro educativo attraverso l’ integrazione dell’espressione corporea (non verbale) con gli altri strumenti comunitari (verbali) quindi aumentare la coerenza tra il registro verbale e quello non verbale e migliorare la comunicazione
  • Incrementare la motivazione al cambiamento e all’Autenticità nelle relazioni
  • Esplorare e comprendere le dinamiche presenti nel gruppo
  • Riconoscere e attivare le risorse di attenzione e ascolto
  • Riconoscere ricchezza e potenzialità nella differenza
  • Promuovere sensibilità di disponibilità e di apertura verso l’altro
  • Sviluppare le capacità espressive e creative
  • Sviluppare un immaginario poetico e teatrale personale
  • Lavorare sul limite finzione/realtà
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Struttura e Contenuti del Laboratorio di Biodanza & Teatro

Il Laboratorio Esperienziale Settimanale della durata di 2 ore ad incontro che si svilupperà in un quadrimestre dal mese di Gennaio 2014 a Maggio 2014, e sarà partecipata, in ogni incontro, da almeno un operatore interno alla comunità. Gli ultimi 3 incontri, nel mese di Maggio, saranno dedicati alle prove e la messa a punto della performance e alla performance finale che si svolgerà indicativamente sabato 10 Maggio.

Progetto ideato, curato e condotto da:

  • Gianni De Lucia, Operatore in Biodanza presso la scuola di formazione di Biodanza di Bologna e Gestalt Counselor-Counselor in relazioni d’aiuto presso l’Aspic di Roma (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità), conduce gruppi settimanali e seminari anche residenziali. Collabora in progetti multidisciplinari ed ambiti sociali e di integrazione multiculturale. Vive a Cellatica (BS)
  • Francesca Franzè si laurea in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e prosegue la sua formazione frequentando la Scuola di Teatro diretta da Silvio Castiglioni. Segue vari laboratori per l’attore indirizzando il suo interesse verso il linguaggio contemporaneo, studiando le diverse contaminazioni tra teatro, performance e canto. È attrice e performer. Lavora come operatrice teatrale nell’ambito dell’handicap e del disagio psichico. È laureanda in Scienze Psicologiche dello Sviluppo e dell’Educazione all’Università di Padova. Vive a Brescia

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